Post in Età evolutiva
Disturbo Primario di Linguaggio (DPL): fattori di rischio e strategie

I disturbi di linguaggio sono un gruppo eterogeneo di disfunzioni che riguardano le abilità linguistiche, tra questi il DISTURBO PRIMARIO DI LINGUAGGIO (DPL) è il disturbo del neurosviluppo più frequente in età prescolare (7% circa dei bambini, in maggioranza maschi), e consiste nella difficoltà ad acquisire la lingua “madre”, in assenza di problemi cognitivi, relazionali, neuromotori e sensoriali….

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Il Tutor DSA e BES: l’importanza di un sostegno specifico all’apprendimento

Negli ultimi tempi si sente sempre più parlare di una nuova figura professionale, il Tutor DSA (disturbi specifici apprendimento) e BES (bisogni educativi speciali). Il Tutor è un professionista specializzato nei disturbi specifici dell'apprendimento, che costruisce, insieme all’alunno, famiglia e insegnanti, un percorso didattico “su misura” per il bambino con diagnosi di DSA e BES, ma non solo

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B-ba-balbuzie: quando la voce si interrompe

BALBUZIE: dal latino bàlbus, con questo termine, facciamo riferimento ad un disordine nel ritmo della parola (in medicina definito disfluenza verbale), nel quale il bambino sa con precisione quello che vorrebbe dire, ma allo stesso tempo non è in grado di dirlo a causa di involontari arresti, ripetizioni e/o prolungamenti di un suono. Insorge in età infantile e viene considerato il più diffuso disturbo di linguaggio….

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Perché è importante conoscere le tappe dello sviluppo del proprio bambino?

Davide ha 2 anni e 4 mesi, i suoi genitori lo descrivono come un bambino vivace, in continua attività e molto aperto alla comunicazione; è sempre attento a quello che succede in casa e nel gioco lo si vede spesso imitare i genitori; quando vede arrivare la nonna corre verso di lei, alza le braccia sorridendo e vocalizzando; dopo essere stato preso in braccio allunga la mano e indica la cucina, per avere un biscotto. Davide è intelligente, ha uno sviluppo motorio buono, è disponibile e interessato alla comunicazione, ma le uniche parole che dice sono mamma, papà e nonna.

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Età evolutivaMago dioz
Disturbo Oppositivo-Provocatorio: intervista alla specialista

Si stima che il Disturbo Oppositivo Provocatorio (Dop) si manifesti nei bambini con una frequenza che va dall’1% all’11%, con una media del 3,3% circa. Abbiamo interpellato la dottoressa Antonietta Marciano, psicologa e specialista nella terapia familiare, facendoci spiegare le particolarità di questo disturbo e il modo migliore per trattarlo.

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Bambini 2.0 – Dal ciuccio al tablet

Scritto dalla Dott.ssa Alessandra De Carlo, Neuropsichiatra Infantile La tecnologia è parte integrante della nostra vita professionale e personale. Ignorare il rapporto tra tecnologia e bambini è impensabile. L’avvicinamento dei bambini e dei ragazzi alle nuove tecnologie non può e non deve essere ostacolato, piuttosto deve essere guidato verso un uso più consapevole, compito che spetta in primo luogo ai genitori ma anche ad altri adulti di riferimento, come gli insegnanti.

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Età evolutivaMago dioz
Come riconoscere la depressione adolescenziale? Il parere della specialista

L'emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 ha evidenziato una preoccupante situazione: al Bambin Gesù, noto Ospedale Pediatrico di Roma, sono arrivate tantissime richieste di recovero per disturbi psicologici e fisici, sintomo di una problematica quasi fuori controllo. Tantissimi adolescenti stanno soffrendo a causa delle restrizioni sociali e presentano sempre più sintomi allarmanti. Che cosa sta succedendo ai ragazzi? Ce lo spiega la psicologa Silvia Stranieri.

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ADHD - Disturbo da deficit di attenzione e iperattività: come si manifesta e come si interviene

ADHD è l’acronimo inglese di disturbo di iperattività e deficit dell’attenzione. ed indica uno dei disturbi che più frequentemente si riscontra in età evolutiva. Il Mago di Oz offre un intervento multi-modale di impostazione cognitivo-comportamentale destinato al bambino, ai suoi genitori e agli insegnanti, che ha lo scopo di incrementare la capacità di focalizzare l’attenzione, ridurre le risposte impulsive, favorire le capacità di flessibilità cognitiva, pianificazione e problem solving potenziare la memoria di lavoro, lavorando dunque direttamente sui sintomi primari…

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