filippo e il dono del coraggio

Maggio 2019

Quando vedi che tuo figlio è in difficoltà verso i suoi compagni, dentro di te capisci che c’è qualcosa che non va...

Filippo era un bambino molto capriccioso, aggressivo e non rispettava mai le regole. A scuola così come a casa era sempre più difficile gestirlo e ci siamo rivolti quanto prima ad uno specialista per sottoporlo ad un trattamento di neuropsicomotricità. La diagnosi è poi arrivata quando mio figlio andava in 5° elementare: ADHD, disturbo da deficit di attenzione e iperattività. Davanti a questa spiegazione ora tutti i suoi comportamenti avevano un senso: ecco spiegato perchè faceva così fatica a rispettare le regole oppure perchè era sempre aggressivo verso i suoi compagni di scuola. Mio figlio aveva bisogno di essere seguito con una terapia adatta ma anche io e mio marito avevamo necessità che qualcuno ci spiegasse come gestire al meglio questo disturbo. Così ci siamo rivolti al Mago di Oz e abbiamo cominciato una terapia familiare tutti insieme. Inizialmente pensavamo di aver imboccato la strada giusta ma poi a Filippo ha cominciato a stare un po' stretta questa cosa della terapia tutti insieme perchè sentiva l'esigenza di avere uno spazio tutto suo con uno specialista durante il quale potesse aprirsi senza timore.

Quando io e mio marito abbiamo sentito che avremmo potuto beneficiare di un aiuto per il pagamento delle terapie, non sono riuscita a trattenere le lacrime

In associazione ci hanno quindi suggerito di continuare con la terapia familiare ma di aggiungere anche delle sedute individuali per mio figlio. Sarebbe stato l'ideale: tutti quanti avremmo potuto giovare della terapia e finalmente saremmo stati in grado di vivere serenamente. Ma c'era un però: ovviamente la terapia individuale aveva un costo che andava ulteriormente a gravare su una situazione economica non proprio delle più floride. Io e mio marito non avevamo tante risorse da investire nelle terapie e pagare anche le sedute individuali di Filippo sarebbe stato impossibile. Quando abbiamo fatto presente la situazione all’Associazione, Nadia, una delle due responsabili, ci ha parlato di questo Fondo per la Riabilitazione. Quando io e mio marito abbiamo sentito che avremmo potuto beneficiare di un aiuto per il pagamento delle terapie, non sono riuscita a trattenere le lacrime: il timore e il dolore che si erano impossessati di me nel momento in cui mi sono resa conto di non poter pagare la terapia a mio figlio, sono letteralmente saltati fuori in un pianto pieno di gratitudine verso chi ci stava concedendo i mezzi per aiutare Filippo. Se non avessimo ricevuto questo aiuto economico, tante cose non sarebbero state possibili: mio figlio non avrebbe avuto le sue sedute individuali e nemmeno noi avremmo potuto continuare con la terapia familiare. Il Mago di Oz ha aiutato noi e noi abbiamo potuto aiutare Filippo.

Rosa

 

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