AURORA E IL DONO DELLA PAZIENZA

Luglio 2019

Siamo rimasti in attesa di una chiamata per due anni e mezzo ma il telefono non ha mai squillato...

Abbiamo avuto i primi campanelli d'allarme quando mia figlia andava alle elementari: io e mio marito percepivamo che Aurora non riusciva a stare al passo con le lezioni e dopo poco anche le maestre hanno confermato le nostre paure. Ci siamo cosi rivolti ad uno specialista che ha diagnosticato un disturbo misto di apprendimento e immaturità emotiva. Da allora abbiamo cominciato a sottoporre Aurora a controlli periodici e in contemporanea ha cominciato ad andare da una logopedista. La terapia è durata però solo un anno: io non lavoravo e mio marito aveva una situazione precaria e non potevamo più sostenere il costo del servizio. L'interruzione della terapia ha purtroppo gravato sul disturbo della bambina che è rimasta indietro dal punto di vista dell'apprendimento scolastico e ha dovuto ripetere la seconda elementare. Il nostro desiderio era quello che nostra figlia continuasse ad andare da uno specialista e cosi abbiamo fatto richiesta alla Asl: siamo rimasti in attesa di una chiamata per due anni e mezzo ma il telefono non ha mai squillato. Aurora rimaneva sempre più indietro a scuola: mia figlia ha imparato a leggere in 4° elementare. Quello che un bambino impara a fare a 6 anni, a lei è riuscito solo a 9. La differenza a scuola era ben visibile anche a occhio nudo: Aurora era una bambina di 11 anni che frequentava la 5° elementare. Lei però non ha mai risentito di questa cosa: è molto dolce e si è sempre fatta volere bene da tutti. Anche le maestre della sua scuola erano contente di lei e non le hanno mai fatto pesare che non riuscisse a tenere il passo con i suoi compagni.

Dopo tanto tempo in cui ci siamo sentiti abbandonati, siamo riusciti a ricevere tutto l’aiuto necessario per nostra figlia

Lei era molto tranquilla riguardo al suo disturbo: lei stessa ne parlava tranquillamente e, anzi, è arrivata anche a definirsi dislessica. Sono io piuttosto che ne risentivo: vedevo la bambina in difficoltà con i compiti e non riuscivo ad aiutarla: anche io ho un disturbo dell'apprendimento e fatico a leggere e scrivere e non avere i mezzi per aiutarla mi faceva sentire impotente. Cosi mio marito si è rivolto al Mago di Oz sperando di ricevere assistenza per Aurora con una terapia adatta a lei. Nonostante la nostra situazione economica non fosse delle migliori, quando ci siamo rivolti all'associazione, pensavamo di pagare per la terapia per la bambina: sapevamo di non poter sostenere l'intero costo della terapia ma volevamo lo stesso pagare quanto più possibile. Non sapevamo invece che viene offerto un sostegno economico tramite il Fondo per la Riabilitazione a chi come noi non può permettersi l'intero costo della terapia. Grazie a questa possibilità, Aurora ha potuto cominciare a lavorare con una logopedista che l'ha seguita due volte a settimana da Febbraio a Giugno e i risultati questa volta sono arrivati davvero. Lei si è trovata molto bene sia con la specialista che con tutto lo staff del Mago di Oz ed è sempre venuta ben volentieri. Da parte mia e di mio marito non potremo mai ringraziare il Mago di Oz abbastanza: dopo tanto tempo in cui ci siamo sentiti abbandonati, siamo riusciti a ricevere tutto l'aiuto necessario per nostra figlia e senza il Fondo per la riabilitazione non avremmo mai potuto averlo.

Letizia

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